BAIA: le terme romane
Baia, "pusilla Roma". Era l'Acapulco dell'antichità, la stazione termale più ricca e mondana dell'impero, vi si trovavano le ville dei bei nomi di Roma, prima di tutte quella dell'imperatore Claudio, a Punta Epitaffio, di fronte al porto. Oggi questa villa, come la maggior parte dei favolosi edifici di Baia, è sotto il mare, sul fondo del quale si scorgono ancora i resti delle imponenti costruzioni e i preziosi mosaici pavimentali. Ciò che resta in superficie, però, vale un viaggio apposito: il panorama dal monte, che spazia dai laghi Lucrino e Averno fino al Monte di Procida, le immense rovine delle aule termali, di rara suggestione, il magnifico parco archeologico, il museo del Castello con la ricostruzione e i reperti della villa imperiale, i mosaici sottomarini visibili da un'apposita imbarcazione, le "Stufe di Nerone", uno stabilimento antichissimo, l'unico ancora attivo nella città, dove si prende il bagno in una piscina centenaria e si suda in una sauna risalente al medioevo.
Il parco archeologico di Baia